Diritto alla memoria storica

E' di questi mesi un'assurda polemica relativa alla toponomastica stradale di alcuni comuni. Vi è chi vorrebbe sfruttare l'onda emotiva creata da alcuni mass media (il cosiddetto "scandalo veline") per cancellare una delle parti più importanti della memoria storica italiana: quella legata al Risorgimento. Si definisce Giuseppe Garibaldi un "criminale", si magnificano le qualità di alcuni (ma solo alcuni) stati pre-unitari, ci si inventa la natura di "patrioti padani", si demonizza tutto ciò che sa di Risorgimento.
Si tratta solo di strumentalizzazioni a fini ideologici e d'ignoranza storica.
Qualche esempio fra i tanti: la cosiddetta "Padania" non è mai esistita storicamente, così come non è mai esistita alcuna etnia definibile quale popolo padano. Tutti gli stati preunitari avevano una loro dignità ed erano caratterizzati da luci ed ombre, ma non v'è dubbio ora (così come non ve n'era allora) dell'assoluta necessità della nascita d'uno stato unitario italiano.
Il fatto che una sola Dinastia si sia dimostrata capace di questo compito è un fatto lampante ed oggettivo e non ha nulla a che fare col presente. Non è giusto privare i nostri figli di una parte così importante del nostro patrimonio storico.
Un popolo che non sa da dove viene non sa dove va.
Cordiali saluti

Alberto Casirati
Presidente, Tricolore associazione culturale